popeye

Una ricca sezione sul famoso marinaio dall'occhio sporgente creato da Segar.

 

"I yam what I yam an' tha's all I yam!"
Sono quello che sono e questo è tutto quello che sono!  

 Segar è l'autore di fumetti che più di ogni altro apprezzo insieme al suo personaggio più famoso: Popeye o Braccio di Ferro come è stato chiamato in Italia.

Diciamo subito che Segar è considerato in maniera unanime dai critici del fumetto un autore importantissimo (qualcuno ha definito Popeye: "Rabelais alla potenza Kafka"), ma per sottolineare il fatto di quanto il fumetto sia considerato cosa poca seria, poche cose (anzi pochissime) conosciamo di Segar di cui ignoriamo persino il nome esatto.
Testi autorevoli recano scritto sia Elzie Chrisler Segar, sia Elzie Crisler Segar. Anche il luogo di nascita è da "scegliere" tra Camptown, Illinos, o Chester, Illinois.
Il motivo di tutte queste incognite sono probabilmente da ricercare nella vita stessa (normalissima a volte pittoresca) di Segar che si può identificare per molti aspetti con quella del suo marinaio guercio: tappezziere, imbianchino, suonatore di batteria, per cinque anni operatore cinematografico (notare la varietà). Alla sua morte portava ancora tatuata sul braccio le lettere MPO (Motion Picture Operator).

Più tardi, molto più tardi, quando i suoi pupazzi, i giochi, gli oggetti, i film e solo in parte i fumetti cominciarono a rendergli $2000 a settimana, acquista una tenuta e coltiva rapanelli. I rapanelli e il bigliardo allietarono i suoi ultimi giorni.

Ma veniamo a Popeye, il marinaio dall'occhio sporgente caratterizzato dall'anarchia verbale e dalla storpiatura di vocaboli con abusi lessicali e fonetici. E' noto che nel mondo dei umetti un personaggio non arriva quasi mai per caso ma la sua nascita è meditata e obbedisce a regole ben precise.
Braccio di Ferro appare invece in maniera casuale, inaspettata, in una storia che durava già da dieci anni e in cui doveva figurare come comparsa di secondo piano: sappiamo tutti come è andata a finire.

Chi ha amato Charlie Chaplin non può non apprezzare Segar che più di ogni altro dal "maestro" ha attinto, grazie al lavoro di addetto alla macchina di proiezione, l'humour, il ritmo della narrazione ed i personaggi dall'animo semplice e genuino: un po' bambini un po' animali della strada.

Gli enormi mostri ridanciani, le creature incredibili, i luoghi incantati, i prodigi, la poesia e le assurdità che affollano le storie di Segar non hanno uguali nella storia del fumetto.

 

 

 

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